Origine e significato di “tsunami” e degli altri eventi climatici estremi

Una lezione di lingua per le notti buie e tempestose.
Un cielo blu e burrascoso sopra un campo giallo di grano

Da quando ci troviamo ad affrontare i catastrofici effetti del riscaldamento globale, i media di tutto il mondo hanno dedicato un’attenzione sempre crescente ai fenomeni climatici. È una cosa positiva! Perché se vogliamo contrastarne le conseguenze, un’azione umana congiunta e una conoscenza diffusa sono necessarie. Recentemente, uno degli argomenti più discussi è stato il fenomeno di El Niño, ossia l’aumento della temperatura delle acque del Pacifico che provoca eventi climatici estremi in varie parti del mondo. In questo articolo, forniremo una definizione di questi fenomeni e indagheremo sull’origine dei loro nomi. Per esempio: qual è l’etimologia e il significato di “tsunami”? Tenetevi forte: è in arrivo una “tempesta etimologica” che potrebbe sconvolgere le vostre conoscenze pregresse!

Qual è l’origine dei nomi degli eventi climatici estremi?

El Niño

El Niño è l’innalzamento sopra la media della temperatura delle acque del Pacifico attorno all’equatore; questa condizione influenza diversi fenomeni climatici: periodi di siccità in Nord e Sud America, rovesci e inondazioni in Asia e un netto innalzamento della temperatura media annuale di tutto il pianeta.

Etimologia: El Niño, in spagnolo, significa “il ragazzo” o “il bambino”. Il nome è dovuto al periodo dell’anno in cui questo fenomeno ha inizio, ossia verso Natale. Il fenomeno opposto a El Niño è, invece, La Niña, ossia “la ragazzina” in spagnolo. In natura, quest’ultimo corrisponde a un abbassamento sopra la media della temperatura delle acque del Pacifico.

Tornado

Un tornado è un vortice d’aria a forma di imbuto che tocca per terra alla base e arriva fino alle nuvole di pioggia. A causa della sua forma, un altro nome per definire questo fenomeno può essere “tromba d’aria”. Il 3 maggio del 1999 il Canada venne colpito da un tornado con raffiche di vento che raggiunsero i 482 chilometri orari, stabilendo un record che non è ancora stato superato. Etimologia: il nome deriva dalla parola spagnola tornar, che significa “girare” o “ruotare”. Secondo alcune fonti, il termine “tornado” è stato usato per la prima volta a metà del sedicesimo secolo, quando gli esploratori dell’epoca videro con i propri occhi un tornado nell’Oceano Pacifico.

Uragano

Un uragano consiste in vento che soffia a una velocità maggiore di 115 chilometri orari. Spesso a questo fenomeno vengono attribuiti nomi propri: un esempio è Katrina, l’uragano che ha sconvolto New Orleans nel 2005. Sembra che i residenti delle zone in cui si prevede passeranno venti portatori di distruzione, provino maggiore soggezione nei confronti di un uragano che ha un nome specifico. Fino agli anni ’70, venivano scelti esclusivamente nomi femminili. Tuttavia, con l’influenza esercitata dal movimento femminista, si cominciò a dare agli uragani anche nomi maschili. È curioso notare come venga lasciata completa libertà quando si tratta di attribuire un nome a questo fenomeno. Lo stesso uragano può anche avere diversi nomi in diverse parti del globo.

Etimologia: gli studiosi sostengono che la parola “uragano” derivi dalla lingua dei Taíno, un popolo nativo americano. Usavano infatti l’espressione hurucane per descrivere lo “spirito malvagio del vento”. Invece gli spagnoli, che hanno preso in prestito la parola, usavano hurakán per fare riferimento alla “divinità responsabile per le tempeste e il cattivo tempo”.

Tifone

Tifone è la parola usata per fare riferimento agli uragani che hanno luogo in Asia e nel Sud-est asiatico. Una curiosità interessante riguardante i tifoni è che, al centro, hanno un cosiddetto occhio del ciclone, che non è coperto da nuvole. Al suo interno c’è silenzio è non c’è vento, perché le pareti di vento che convergono verso il centro non lo raggiungono.

Etimologia: il nome deriva dal cinese 大風 (tai fung), che significa “vento forte dal Mar Cinese Meridionale e dall’Oceano Pacifico”.

Tsunami: significato e origine

Uno tsunami, secondo l’International Information Center dell’Information Society for the Environment presso l’UNESCO, consiste in una serie di onde oceaniche insolitamente alte e lunghe provocate da un terremoto subacqueo. Il fenomeno dello tsunami era già noto nell’antichità. Gli esperti della National Oceanic and Atmospheric Administration sostengono che, in tempi remoti, il vulcano sotto l’isola di Santorini sia esploso con una forza equivalente a quattro bombe atomiche, lanciando in aria 150 miliardi di tonnellate di roccia. L’esplosione provocò un’onda gigante che uccise più di 100.000 persone e distrusse la civiltà minoica a Creta e nelle isole circostanti.

Etimologia: il nome deriva dalla parola giapponese 津波 (tsu nami); la prima parte significa “porto” o “rifugio” e la seconda parte vuol dire “onda”.

Siccità

Quando si parla di siccità, ci si riferisce a un periodo senza precipitazioni o con precipitazioni minime, spesso caratterizzato da temperature molto alte. Uno dei periodi di siccità più lunghi mai registrati fino ad oggi è il Dust Bowl (“conca di polvere”) negli Stati Uniti, un periodo compreso tra il 1931 e il 1938 durante il quale non ci furono precipitazioni in 19 Stati americani. Ciò innescò la più grande migrazione interna mai avvenuta negli Stati Uniti. Secono alcune stime, la siccità e le tempeste di polvere hanno costretto più di 2,5 milioni di americani a lasciare le proprie case e a stabilirsi in un altro luogo.

Etimologia: siccità deriva dal latino siccitas, che a sua volta deriva da siccus, ossia “secco, arido”.

Tormenta

Il termine tormenta viene usato per descrivere un turbine di neve trasportato da forti raffiche di vento, una bufera caratteristica in particolar modo delle zone montane.

Etimologia: la parola tormenta deriva dal francese tourmente, che a sua volta deriva dal latino tardo “tormenta”. Si tratta del plurale della parola “tormentum”, che deriva da “torquere”, ossia “girare”, “lanciare”; questo termine stava anche ad indicare in generale un supplizio o uno strumento di tortura.

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Piotr Wojsznis

Piotr si è laureato in tre corsi universitari, tra cui filologia inglese. Ha conseguito un diploma presso l'Istituto Magistrale di Lingue Straniere. Attualmente vive a Berlino, dove sta approfondendo la sua passione per la fotografia in una delle scuole della città. Inoltre, esercita il tedesco mentre fa yoga, perché in una giornata non c'è abbastanza tempo per fare tutto quello che vorrebbe.

Piotr si è laureato in tre corsi universitari, tra cui filologia inglese. Ha conseguito un diploma presso l'Istituto Magistrale di Lingue Straniere. Attualmente vive a Berlino, dove sta approfondendo la sua passione per la fotografia in una delle scuole della città. Inoltre, esercita il tedesco mentre fa yoga, perché in una giornata non c'è abbastanza tempo per fare tutto quello che vorrebbe.