I falsi amici tra francese e italiano

State imparando il francese ma avete qualche problema col lessico? Niente paura, ecco una lista dei più comuni falsi amici in francese!
Foto di uno studente alle prese con i falsi amici in francese

Commettere degli errori è alla base dell’apprendimento linguistico. Buttarsi, quando si sta imparando una lingua straniera, è fondamentale, specie nella conversazione: di conseguenza, gli errori sono normali e ne va tenuto conto. Inciampare tra qualche errore di pronuncia o di coniugazione verbale permette di fermarsi e riflettere sui motivi che ci hanno portato a commettere quello sbaglio. Nel lungo percorso dell’apprendimento linguistico, i tranelli si nascondono ovunque e sono sempre pronti a coglierci di sorpresa. Tipo i falsi amici: in questo articolo parleremo dei falsi amici tra francese e italiano, che sono naturalmente tantissimi, visto quanto sono strettamente parenti queste due lingue.

Le figuracce, ad ogni modo, fanno parte del gioco e a volte possono portarci a situazioni molto divertenti. E così, i vari fraintendimenti causati dagli inganni linguistici si trasformano spesso poi in esilaranti aneddoti da raccontare alle amiche e agli amici.

Come detto, tra i trabocchetti linguistici più malefici ci sono i “falsi amici”, che consistono in una coppia di parole appartenenti a due lingue diverse, molto simili nella forma ma che differiscononel significato.

La somiglianza sia dal punto di vista fonetico che morfologico tra termini di due lingue diverse ci porta a pensare facilmente che abbiano lo stesso significato in entrambe le lingue, incappando così nell’errore. Nonostante le similitudini che le contraddistinguono, queste parole presentano significati differenti nelle rispettive lingue a causa della loro evoluzione.

Uno sguardo ai falsi amici tra francese e italiano

Il francese e l’italiano sono lingue storicamente vicine e che fanno entrambe parte della famiglia delle lingue romanze. Nel corso dei secoli, le varie lingue si sono evolute dal latino e si sono sviluppate in modo indipendente e talvolta divergente ma che al giorno d’oggi presentano numerosi “faux amis”, o “falsi amici”. La loro formazione è complessa e spesso non avviene in maniera regolare.

I prestiti tra l’italiano ed il francese rappresentano una delle cause della formazione di quello che oggi definiamo un “falso amico”. Durante la sua evoluzione, l’italiano ha presumibilmente preso in prestito una parola dal francese, e viceversa, arricchendone poi il significato successivamente, o cambiandolo completamente.

Oltre a questi equivoci, alcuni falsi amici in francese nascono dalla formazione di parole molto simili a partire da radici diverse, ma che durante i secoli si solo evolute e trasformate fino a raggiungere un aspetto molto simile tra loro. Coincidenze del caso o vere e proprie vicinanze linguistiche ci portano in ogni caso a cedere alle analogie e a commettere qualche svista.

I falsi amici nei verbi francesi

Utilizzare il verbo giusto (e possibilmente nella forma corretta) è una delle prime sfide che deve affrontare chi sta imparando una lingua. Come se non bastasse, tra i verbi si nascondono alcuni falsi amici tra francese e italiano!

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Il verbo salir, per esempio, ci fa immediatamente pensare all’italiano salire. Eppure il suo significato è completamente diverso (proprio come in spagnolo), dato che significa sporcare. La forma corretta per indicare l’azione di salire è invece monter.

Un altro esempio ad alto rischio di fraintendimento è rappresentato dal verbo fermer. Ci verrebbe da dire che questo verba voglia dire fermare: in realtà significa chiudere. Allora quale parola dovremmo usare per “chiudere” qualcosa? Il verbo corretto è arretêr.

Un altro errore comune che spesso viene commesso da chi studia il francese è quello di confondere i verbi atteindre e attendre. Per un madre lingua italiano alle prime armi con il francese probabilmente la pronuncia differente può risultare non così netta, ciò nonostante i due verbi hanno due significati ben diversi. Il primo si usa per raggiungere qualcosa o qualcuno, mentre il secondo mantiene una quasi completa fedeltà alla forma e significa attendere.

Anche i verbi attacher e attaquer sono protagonisti del medesimo tranello linguistico. La loro somiglianza ci fa pensare al verbo attaccare, tradotto correttamente da attaquer, mentre se parliamo di legare qualcosa o talvolta qualcuno, oppure se vogliamo inserire un allegato in un’email dobbiamo utilizzare attacher.

Un falso amico tra francese ed italiano lo si può trovare anche all’interno del grande tema del cibo. Il petit-déjeuner indica la colazione e in verbo déjeuner è principalmente impiegato per riferirsi all’azione di pranzare. Tuttavia la sua somiglianza con la parola digiunare può trarci in inganno: il verbo corretto da usare, in questo caso, è jeûner.

I falsi amici nei sostantivi

E naturalmente i falsi amici in francese non riguardano solo i verbi. Ce ne sono tanti, ahinoi, anche tra i sostantivi.

La parola magazine assomiglia moltissimo a magazzino, ma il suo significato è ben diverso: si tratta infatti di un prestito linguistico dall’inglese è significa rivista. La parola corretta per indicare magazzino è dépôt, oppure magasin che però significa principalmente negozio.

Un’altra parola-trabocchetto per chi parla italiano è limon. Il suono ci fa immediatamente pensare a limone, che però si dice citron. Se andate dal fruttivendolo francese sotto casa e chiedete dei limon, probabilmente vi verrà risposta che in quel negozio si vende frutta, e non del fango.

Un altro falso amico che ricorre spesso è vélo, che in francese significa bicicletta. La parola italiana velo invece, viene tradotta con la parola voile.

Altre parole che possono portare facilmente a dei fraintendimenti sono rumeur e poltronne. Una volta dissi al mio coinquilino che sentivo “dei rumori” durante la notte e utilizzai la parola rumeur. Peccato che significhi pettegolezzo e non rumore, che invece si dice bruit.

In un’altra occasione indicai la poltrona del nostro soggiorno dicendo poltronne. La parola corretta da utilizzare è invece fauteuil sempre che non vogliate dare della codarda alla vostra poltrona!

Se parliamo di una truffa, indicando la parola truffe, molto probabilmente provocheremo non poche risate, visto che la sua traduzione corretta è escroquerie e truffe vuol dire tartufo. Infine il suono di bougie può confonderci e farci credere che significhi bugia. Tuttavia la sua corretta traduzione è candela e la parola corretta per indicare una bugia è mensonge.

Una lista dei più comuni falsi amici in francese

Parola franceseAssomiglia a:Ma in realtà significa:
accidentaccidenteincidente
appointementappuntamentocamminare
avantavantiprima
bichebisciacerva
bougiebugiacandela
cancrecancropigro
carnecarnecarogna
enfininfinefinalmente
estradestradapodio
fermerfermarechiudere
finalementfinalmenteinfine
garderguardaretenere
garegarastazione
garegitaalloggio
gueulegolabocca
limonlimonefango
loupelupalente d’ingrandimento
mairemaresindaco
maremarestagno
morbidemorbidomorboso
nocenocenozze
nonnenonnasuora
orgeorgiaorzo
paripariscommessa
pellepellebadile
primevèreprimaveraprimula
ramerameremo
rhumerumraffreddore
salirsaliresporcare
sourissorrisotopo
tonneautonnobotte
truffetruffatartufo
villevillacittà
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