Differenze del francese canadese rispetto a quello parlato in Francia

Conoscete le differenze tra il francese parlato in Canada e quello parlato in Francia? Ecco qualche esempio.
francese canadese differenze

Illustrazione di Martín Asca

Prima di parlare del francese canadese e delle sue differenze rispetto a quello parlato in Francia, vi propongo un breve excursus storico-geografico sul Québec.

Nell’America del nord esiste una provincia dove l’unica lingua ufficiale non è l’inglese, bensì il francese. Situato nel Canada orientale, Paese ufficialmente bilingue, il Québec rappresenta il nucleo dell’America francofona grazie a circa 7 milioni di persone madrelingua. La particolare autonomia di cui gode questa regione, riconosciuta nel 2006 come “nazione in seno al Canada unito”, fa sì che al québécois venga riconosciuto uno status di molto superiore a quello di una semplice varietà linguistica: sebbene il governo federale sia infatti tenuto ad offrire servizi in francese e inglese, gli Anglofoni del Québec sono da considerarsi ufficialmente una minoranza linguistica a titolo di legge ed è quindi naturale che il francese canadese presenti non poche differenze rispetto a quello europeo.

Origini del francese del Québec

Questa lingua affonda le proprie radici tra 1600 e 1700, durante la colonizzazione dell’America del nord da parte della Francia. La lingua “esportata” durante quei secoli presentava caratteristiche tipiche delle varietà regionali provenienti dal nord della Francia, area geografica dalla quale proveniva la maggior parte dei coloni. Nel Nordamerica, il francese parlato dai coloni incontrò le lingue autoctone e si arricchì di parole, termini ed espressioni tipiche. Verso la metà del XVII il passaggio dal dominio coloniale francese a quello britannico segnò per il Québec l’inizio di un lungo periodo di isolamento economico e culturale dalla Francia. Da un punto di vista linguistico, questo isolamento portò a due processi di evoluzione e di sviluppo distinti e separati.

Ne conseguì la formazione di una variante linguistica con caratteristiche proprie e peculiari, il francese del Québec, o québécois. Durante quest’evoluzione, il francese parlato nel Québec mantenne vocaboli e pronunce che con il passare del tempo scomparvero dalla varietà europea. Si tratta quindi di un “francese storico” , poiché rispecchia complessivamente la lingua parlata in Francia durante la colonizzazione americana. Il québécois fu inoltre influenzato dai rapporti commerciali condotti in lingua inglese, sia con il Canada anglofono che con gli Stati Uniti. In questo modo si arricchì di anglicismi e di prestiti linguistici provenienti dalle province e dagli stati confinanti.

Francese canadese: differenze rispetto al francese europeo

Detto ciò, ora dobbiamo parlare del francese canadese e delle sue differenze rispetto a quello continentale. La relazione che sussiste tra il francese della Francia e il québécois può essere associata a quella che distingue l’inglese tipico della Gran Bretagna da quello americano.
Il francese e il québécois sono due varietà comprensibili l’una con l’altra, ma allo stesso tempo sono contraddistinte da peculiarità proprie, sia nella pronuncia che nel lessico. L’accento caratteristico del francese del Québec presenta una pronuncia che denasalizza le vocali nasali, mentre le vocali chiuse vengono pronunciate in maniera più aperta. Ad esempio, la parola “fête” (festa) viene pronunciata /fɛːt/ (fet) dai parlanti europei, mentre in Québec diventa /faɛ̯t/, molto simile alla pronuncia della parola “fight” in inglese americano.

Un’altra parola pronunciata diversamente tra i due Paesi è “chat” (gatto), che risulta più chiusa in francese québécois: la “a” aperta del francese europeo /ʃɑ/ (scia) diventa infatti quasi una “o”, visto che questa parola si pronuncia /ʃɔ/ (scio).

In francese canadese, un’altra delle differenze principali rispetto al francese europeo è la pronuncia dei pronomi personali, che è soggetta a cambiamenti a seconda del verbo che ne segue. Ad esempio “je suis” (io sono), in Francia viene pronunciato /ʒə sɥi/ (je suì), mentre in Québec si pronuncia /ʃy/ (sciu).

“Je sais” (Io so) nel francese europeo è /ʒə sɛ/ (je se), mentre in Québec diventa /ʃɛ/ (sce).

Molte volte il pronome “il” (lui) viene pronunciato /i/ anche per indicare i pronomi “ils” e “elles” (loro), mentre il pronome “elle” (lei) si trasforma in /a/.

Le consonanti “t” e “d” davanti alle vocali chiuse “i” e “u” vengono pronunciate quasi come una “z”. “Tu” si trasforma in /t͡sy/ (zu) e “dix” (dieci) diventa /d͡zis/ (zis).

Il québécois, inoltre, presenta numerosi prestiti linguistici dall’inglese. Pensiamo a “bécosse” proveniente dall’inglese backhouse, o a “smatte” dall’inglese smart e fancy, proveniente dalla medesima parola inglese, ma pronunciato “fennsé”. In Canada inoltre, vengono impiegati molti vocaboli che non sono utilizzati in Francia, come ad esempio la parola “char” utilizzata al posto di voiture (automobile), tipica del francese europeo. Un altro termine tipico del québécois è “bar”, utilizzato anche da noi italiani, mentre café è caratteristico del francese europeo. Le parole colazione, pranzo e cena possono creare dei brevi istanti di confusione: in Francia si dice petit déjeuner, déjeuner e dîner, mentre in Québec vengono adoperate le parole “déjeuner”, “dîner” e “souper”.

Nonostante il francese canadese presenti queste differenze rispetto al francese metropolitano, non si verificano particolari incomprensioni tra i parlanti di queste due varietà (anche se saltuariamente le espressioni idiomatiche possono comportare qualche inconveniente). Negli ultimi anni, tuttavia, la crescente diffusione in Europa di prodotti culturali provenienti dal Canada francofono ha certamente contribuito a sdoganare termini ed espressioni tipici del québécois, favorendone l’utilizzo e la comprensione.

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